Descrizione
Successivamente la cappella venne più volte restaurata e nel 1928 il parroco Don Gallino la fece inserire nel censimento della diocesi di Asti poiché non era mai stata menzionata.
È per iniziativa del Podestà Miglino, negli anni trenta del secolo scorso, che la cappella venne interamente ricostruita nelle attuali forme neogotiche, grazie anche alla manodopera locale offerta gratuitamente.
Il podestà alla sua morte lasciò in uso alla curia di Asti la sua casa per accogliere i sacerdoti con l'onere di provvedere a celebrare la S. Messa nella chiesa di San Rocco.
La Curia vi provvide per alcuni anni con i sacerdoti don Turci e don Franchino, ma dovette restituire il possesso ai legittimi eredi quando non potè più disporre di sacerdoti.
Nella chiesa sono stati celebrati cinque matrimoni e un battesimo, mentre i funerali che provengono dalle limitrofe zone di collina Nigiotto, frazione S. Marco e via Palazzo Borello sostano per la benedizione.